Il ruolo dello sterno nella Terapia Cranio-Sacrale
Prof. Dr. Ignazio Tambè
Tambè, I. (1995) The Role of the Sternum in Craniosacral Therapy. Collected Papers ICAK-London.
Nel 1995 la mia pubblicazione sul sistema cranio-sacro-sternale, fece il giro del mondo in pochissimi giorni. La constatazione della mobilità dello sterno e la sua diretta correlazione con il sistema cranio-sacrale si dimostrò subito molto importante non soltanto per molte patologie cardiache di tipo funzionale, ma anche dal punto di vista della respirazione primaria e dal punto di vista posturale.
Parecchie recidive sono state risolte definitivamente dopo il trattamento manuale dello sterno. Dolori retro-sternali, specialmente da traumi, pressoché incurabili, sono scomparsi dopo uno, due trattamenti (mobilizzazioni).
In molti casi è stato ripristinato il giusto ritmo cranio-sacrale, spesso alla base di tanti disturbi neurologici, psichici, disfunzioni ormonali, e in tanti altri sono scomparsi disturbi di metabolismo alterato, di scoliosi, asimmetrie degli arti inferiori e superiori, disfunzioni delle articolazioni plantari e modificazioni delle impronte relative.
Un sistema che il trattamento dello sterno ha enormemente influenzato è quello cranio-mandibolare, non solo per la sua vicinanza, per le sue relazioni anatomiche dirette sul cranio ma anche perché esso da inserzione a parecchi muscoli e strutture sottomandibolari, molte delle quali si attaccano direttamente sulle ossa temporali influenzando le due articolazioni temporo-mandibolari sia nell’occlusione come anche nell’apertura.